Giustino Caposciutti è un artista che mette anima e passione in ogni opera che crea, sia da solo o in compagnia. Lui contempla nella sua pittura da oltre quarant’anni l’invisibile, letteralmente l’anima, quello che esiste dietro la facciata, non solo tra la tela e il muro, ma il mistero della vita quello che non sappiamo che cosa sia, ma speriamo che esista. Le sue opere sono astratte e spesso piene di colori vivaci. La sua è un’astrazione estremamente organizzata. Utilizza la tela e la trasforma con una sua tecnica personale e originale, de-tessitura. Le sue pitture sono intriganti, fatti da vari strati, ogni uno con una sorpresa unica.
L’osservatore rimane incuriosito dalle superfici, dinamiche e delicate, dove bellissime magie volano fuori dall’interno dei dipinti, dove i colori accesi che brillano diventano i fluidi dell’interno del dipinto. Le sue pitture ricordano quelle di Lucio Fontana e anche le sculture delicate di Naum Gabo, ma sinceramente ha qualcosa di veramente originale. Personalmente, non ho mai visto opere come le sue. Sono fantastiche.
Tra l’invenzione di Arte Partecipata e Filo ArX, la sua missione di aprire i cuori con HeartArt, il suo lavoro eccellente con artisti disabili, tutto sommato, Caposciutti è un gioiello toscano, un diamante brillante e raro.